Il work-based learning (WBL) non è ancora completamente radicato nel sistema educativo italiano. Sebbene il nostro Paese abbia fatto progressi con programmi come l’Alternanza Scuola-Lavoro e l’Apprendistato, questi restano prevalentemente circoscritti all’istruzione secondaria di secondo grado, con un impatto limitato sull’occupazione vera e propria.
Almeno, è quanto emerge dal report nazionale prodotto nell’ambito del progetto europeo WBL Champion, che mira a colmare il divario fra l’istruzione e il mondo del lavoro.
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Il report italiano
A livello universitario, le esperienze di WBL si concretizzano principalmente in tirocini curriculari ed extracurriculari.
Il report nazionale, frutto di una ricerca condotta nell’ambito del progetto, evidenzia le principali criticità del sistema WBL in Italia. Tra queste, spiccano la disconnessione tra i curricula educativi e le reali esigenze del mondo del lavoro, la scarsa partecipazione delle piccole e medie imprese (PMI) lungo tutto il processo formativo e una digitalizzazione ancora insufficiente, che limita l’accesso alle opportunità offerte dalle piattaforme online.
Eppure, nonostante queste difficoltà, il report nazionale sottolinea anche esempi positivi, come il programma di apprendistato duale, che integra la formazione accademica con quella pratica, e iniziative transnazionali che promuovono la mobilità europea per gli studenti, come i programmi Erasmus+.
Il progetto europeo WBL Champion
WBL Champion, coordinato dall’italiana VITECO, ha lo scopo di migliorare la connessione tra istruzione e mondo del lavoro, mettendo a disposizione risorse digitali e aggiornamenti curricolari che avvicinino gli studenti alle reali esigenze del mercato.
I report nazionali dei quattro Paesi partner sono stati integrati in un unico documento che rappresenta il risultato della ricerca. L’obiettivo dell’attività è analizzare la conoscenza e l’implementazione del modello di apprendimento basato sul lavoro nei vari Paesi, per promuovere le migliori pratiche, migliorarne la qualità e rafforzare il legame tra il sistema educativo e il mondo del lavoro.

Gli obiettivi
Il progetto è strutturato attorno a tre obiettivi principali:
1. Migliorare le competenze degli impiegati degli istituti di istruzione superiore attraverso gli strumenti digitali
Il primo obiettivo è quello di migliorare le competenze informatiche di tutti coloro che operano negli istituti d’istruzione superiore, aiutandoli ad integrare nuovi strumenti digitali nel corso delle attività didattiche basate sul lavoro.
2. Fornire strumenti innovativi e facilmente accessibili
Il secondo obiettivo consiste nel fornire strumenti innovativi e facilmente accessibili al personale degli istituti superiori, agli studenti, alle aziende e ai tutor. Si tratta di promuovere fiducia verso il digitale a tutti i livelli.
3. Adeguare l’istruzione e la formazione professionale alle esigenze del mercato del lavoro
Il terzo ed ultimo obiettivo risponde all’esigenza di facilitare la transizione degli studenti verso il mondo del lavoro, attraverso la riprogettazione di sei programmi di studio esistenti, nonché lo sviluppo e la diffusione di corsi, strumenti e test pilota necessari a garantire l’efficace implementazione di una metodologia WBL.
WBL Champion: un passo importante per il futuro dell’educazione in Italia e in Europa
Il work-based learning rappresenta un passo importante per il futuro dell’educazione in Italia e in Europa. WBL Champion si propone, infatti, di creare una rete solida di istituzioni educative, aziende e studenti, che favorisca una transizione fluida verso un sistema educativo più in sintonia con le esigenze professionali contemporanee.
Negli anni a venire, nel nostro Paese la promozione e l’adozione del modello WBL saranno fondamentali per accrescere le opportunità professionali per i giovani e migliorare l’allineamento tra istruzione e mondo del lavoro.
Per maggiori informazioni su WBL Champion e altri progetti simili, contattaci. Puoi chiamare al numero 0950936053 o inviarci un messaggio tramite contact form.


